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Andrea Lanfri - Libero di correre dove voglio



Addormentarsi, un giorno, in un letto di ospedale. Risvegliarsi, un mese e mezzo dopo, senza arti, con tre sole dita delle mani. Leucemia fulminante. A 29 anni, nel pieno della vitalità e della forza fisica e mentale. Non arrendersi, e in quella fine trovare la forza, lo stimolo, la spinta, per un nuovo inizio. "Perché nella mia vita c'è un prima ed un dopo". A parlare è Andrea Lanfri, toscano. Corridore, ciclista, scalatore. Ha scalato anche l'Everest. Sì, avete capito bene, è salito 'sul tetto del Mondo', sugli 8848 - "Adesso dicono 8849", corregge Andrea - della cima più elevata del Pianeta. Lo ha fatto con delle protesi agli arti, amputati dal ginocchio in giù. Per dimostrare che nulla è perduto. Mai. Ma non occorre scalare l'Everest, per dimostrarlo. "Tutti abbiamo un Everest da sfidare e scalare, qualunque esso sia, tutti i giorni. Tutti possiamo scalarlo e vincerlo".

Data caricamento:

20.03.2024 15:13

Serie:

Chiasso News